AL SALONE DELLA CULTURA DI MILANO “PAROLE CHE SUONANO”. POESIA E MUSICA COME FORMA DI RISCATTO SOCIALE

Dopo la pubblicazione del libro autobiografico “Radici violate”, di Giuseppe Catalano, è nata l’idea di accompagnarlo con un CD in cui riunire testi inediti e musiche dello stesso autore. Ex- detenuto del carcere di Milano Opera, noto come “Beddazzo”, da anni corsista del progetto Cisproject – Leggere Libera- Mente, col libro autobiografico “Radici violate” apre un dialogo fra chi, dopo aver vissuto il dramma del carcere, vuole aiutare chi si affaccia alla vita a comprendere i rischi di una mentalità senza regole, ai confini della illegalità, e abbattere al tempo stesso i pregiudizi verso le persone detenute. Giuseppe CATALANO è anche il vincitore del 1° premio del concorso letterario per poeti della canzone “Oltre il muro del carcere”, indetto da Parole Liberate. Nell’autunno del 2016, in virtù di un percorso di riabilitazione che lo ha interiormente trasformato, è stato nominato Cittadino Onorario di Trezzano sul Naviglio, da anni suo comune di residenza. Riconoscimento che gli ha restituito una nuova dignità. Oltre alle poesie di Catalano, protagonisti assoluti del Cd sono 30 ragazzi dell’associazione Liceo Musicale di Rivarolo coordinati dal direttore artistico, Sonia Magliano, insieme ai maestri Paolo BERSANO, Laura CONTI, Alberto OCCHIENA, Dario SALOMONE, Francesco VECCHIA, Maurizio VERNA. Con entusiasmo e sensibilità hanno colto anche i significati del lavoro portato avanti, da dieci anni ormai, anche da Barbara Rossi, presidente Cisproject – Leggere Libera-Mente e dai suoi stretti collaboratori: Daniela Bianchini, Renzo Magosso, Paolo Romagnoli, Martino Menghi, Duccio Demetrio, Paola Maffeis. La sinergia di intenti delle 3 associazioni ha portato il progetto ad evolvere fino al risultato odierno: un libro e un cd per pensare, testimonianza che attraverso un libro a 360 gradi, dalla lettura alla scrittura alla poesia, alle canzoni, per sfociare nella musica, tutto concorre a far crescere l’animo umano. Tutto il progetto è in linea con due citazioni, particolarmente appropriate, che ribadiscono l’attualità del tema. La prima, di Cesare Beccaria:… il piú sicuro ma piú difficil mezzo di prevenire i delitti si è di perfezionare l’educazione… (Dei delitti e delle pene, cap. XLV)“; la seconda del Presidente della Repubblica Mattarella, che in occasione della festa della Polizia Penitenziaria 2016 ha affermato: “Bisogna garantire sicurezza alla comunità ma anche offrire opportunità di istruzione, di lavoro ai detenuti”, riprendendo un concetto già espresso da Beccaria: le punizioni non siano vendette, ma risarcimenti, tanto del singolo verso la collettività quanto di questa verso il “reo” : le pene devono pertanto essere socialmente utili e ” dolci ” , volte al recupero e non alla repressione. La realizzazione del CD è iniziata nel giugno scorso e si accompagna al libro di parole. Da qui, la speranza che lo spettacolo-reading allestito in anteprima a Opera ed al Salone della Cultura di Milano possa essere replicato in altre città italiane.